Cécile sogna di poter cantare nei teatri del (suo) mondo, si troverà invece rapita da un coetaneo e venduta ai troll della montagna come sposa per il loro principe.
A Trollus (complimenti alla fantasia) Cécile si trova in un ambiente inizialmente ostile ma riesce man mano a farsi alcuni amici, il suo stesso rapporto con Tristan – il principe – evolve dall’indifferenza fino all’amicizia ed all’amore.
Gli abitanti della città sono vincolati a vivere sotto la montagna per colpa di un maleficio di una strega: la speranza dei troll risiedeva in Cécile e in una profezia dedicata alla rottura del sortilegio; allo stesso tempo Tristan sta organizzando una ribellione contro la potente nobiltà.
Il romanzo ha tra gli elementi positivi i personaggi: Cécile è una ragazza intraprendente che non attende di essere salvata, Tristan è meno impulsivo e dedito alla scelta della sorte migliore per il suo popolo. Il legame magico del matrimonio che consente di percepire le emozioni dell’altro è un elemento innovativo che poteva essere sfruttato maggiormente.
D’altro canto il romanzo è decisamente troppo lungo: gli eventi avrebbero goduto di un maggiore sintesi e la continua ripetizione dei dubbi morali sulla sorte degli abitanti tende a stancare (è giusto liberarli? Si ripeteranno le guerre? Credo di sì / Penso di no ad iterazione).
Il finale lascia grande apertura per il seguito, infatti questo è il primo di una trilogia, quindi prossimamente si andrà a caccia di streghe.
Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per stendere questa recensione.
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* Stolen Songbird by Danielle L. Jensen – ★★★☆☆½
*Ho letto questo libro in Inglese