Okay for Now by Gary D. Schmidt

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Doug Swieteck ha una vita difficile: la famiglia è stata costretta a trasferirsi in una casa minuscola di una cittadina nella zona di New York, suo padre è inaffidabile e violento e le stesse tendenze le ha il fratello maggiore; l’altro fratello è in Vietnam per la guerra.
A tenere insieme la famiglia una madre silenziosa, accomodante con tutti e con un sorriso meraviglioso, come ci ricorda Doug.

Il romanzo è centrato su Doug e sulla nuova vita della sua famiglia, racconta di tanti avvenimenti (il ritorno a scuola, le difficoltà scolastiche e familiari di Doug, le reazioni degli abitanti alla famiglia Swieteck, il rapporto con il padre ed il ritorno del fratello dal Vietnam per citarne alcuni), ma più di tutto ci parla di come Doug non ricorra mai al pietismo e all’autocommiserazione ma come sia in grado di affrontare i propri problemi, in un processo che prevede anche errori e modifiche di rotta.

Ogni capitolo è contrassegnato da un dipinto di Audubon che il ragazzo analizza, dipinge e che fa da filo conduttore delle emozioni dello stesso protagonista: l’interpretazione del dipinto non è statica ma muta in funzione degli avvenimenti positivi e negativi nella vita di Doug.

Un elemento forte del romanzo sono i personaggi, tutti ben caratterizzati anche solo da pochi tratti salienti e tutti presenti per uno scopo; i personaggi non sono bidimensionali ma li vediamo cambiare assieme a Doug e capaci di scostarsi dalla prima impressione che ci viene fornita.
Impressioni fornite da Doug, che è il narratore della storia e che la racconta come se stesse parlando direttamente al lettore (con cui Doug ha un rapporto in parte aperto e in parte sulla difensiva), espediente che ho trovato molto coinvolgente e che fa emergere la personalità del ragazzo.

Edit. L’opera di Audubon – The birds of America – è un libro fisicamente immenso (basta cercare un po’ di immagini in rete), qui ad esempio si possono trovare maggiori dettagli sulle singole rappresentazioni.

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* Okay for Now by Gary D. Schmidt – ★★★★☆½

*Ho letto questo libro in Inglese

Tra mamma e Jo by Julie Anne Peters

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Protagonista e punto di vista narrante del romanzo è Nick, figlio di Erin e Jo, una coppia omosessuale.
Il romanzo segue alcuni momenti importanti della vita del ragazzo dai 5 anni di età fino all’adolescenza e, in modo indiretto, l’evoluzione del rapporto tra le sue due madri.

Nel complesso ho trovato troppi – e quindi poco approfonditi – i temi narrati: la discriminazione nei confronti di Nick, l’alcolismo, la malattia grave, i problemi di coppia, la separazione, l’affido, le dinamiche familiari, l’amore, il matrimonio. Il passare continuo da un tema all’altro impoverisce il contenuto del romanzo, si rischia di risultare superficiali e piuttosto scontati.

“Tra mamma e Jo” non mi ha emozionato, ho trovato difficile provare empatia per i personaggi che, pur essendo pochi ed il cuore del romanzo stesso, non sono approfonditi e descritti in modo adeguato.

Il romanzo avrebbe potuto fornire un punto di vista interessante, purtroppo secondo me ha completamente fallito nell’intento.

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* Tra mamma e Jo by Julie Anne Peters ★★☆☆☆

*Ho letto questo libro in Inglese

[ARC] The Moon sisters by Therese Walsh

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Jazz e Olivia sono le due sorelle del titolo, estremamente diverse tra loro: la prima pragmatica e concreta, la seconda una sognatrice – anche a causa della sinestesia di cui è affetta – che dà gran peso ai simboli ed ai sogni.

Il romanzo ha inizio con la morte di Beth, madre delle due, un episodio ambiguo, che, dopo aver portato grande scompiglio nella vita della famiglia Moon, spingerà Olivia a tentare di esaudire un desiderio della madre andando ai Cranberry Glades.

La narrazione segue  il punto di vista di entrambe le sorelle, ogni tanto alternato da stralci delle lettere scritte nel corso degli anni da Beth al padre.

Questo alternarsi del punto di vista consente anche di comprendere il diverso rapporto delle due con la madre, la cui morte entrambe si trovano ad elaborare anche se in modo differente e il rapporto tra le due, difficile viste le enormi differenze di carattere.

E’ un romanzo dai contenuti profondi e ben realizzato, l’unica pecca che ho trovato è un eccessivo dilungamento della parte centrale; i personaggi sono vivi e molto ben caratterizzati e le voci delle due sorelle sono differenti ma coerenti rispetto al contesto ed alla loro storia passata.

Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per stendere questa recensione.

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* The Moon sisters by Therese Walsh ★★★★☆

*Ho letto questo libro in Inglese

[ARC] Three bird summer by Sara St. Antoine

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Come ogni anno Adam passa l’estate nella casa sul lago della nonna, molte però le differenze rispetto alle estati passate: i genitori di Adam si sono separati e i cugini da parte paterna non sono stati invitati al lago; la nonna Viola sembra dimenticare sempre più spesso cose e persone e la casa vicina ha dei nuovi proprietari con una figlia, Alice.

Adam ed Alice condivideranno la natura che il lago ha da offrire oltre che una caccia al tesoro che li porterà nel passato, ai tempi della costruzione delle casette.

Three bird summer è un romanzo gradevole, la scrittrice è stata capace di rendere le impressioni di un ragazzino dodicenne e il suo stupore nel riscoprire una natura sconosciuta nelle città.

Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per stendere questa recensione.

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* Three bird summer by Sara St. Antoine ★★★☆☆½

*Ho letto questo libro in Inglese

[ARC] E la chiamano estate by Jillian & Mariko Tamaki

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Ogni estate Rose e i suoi genitori vanno nella loro casa di vacanza al mare; l’estate raccontata nella graphic novel sarà particolare: Rose la passerà con l’amica Wendie e sarà costretta a riflettere su diversi avvenimenti.

Intanto il distacco della madre dovuto al fatto che le è impossibile avere altri figli, e poi l’osservazione degli alti e bassi nella relazione tra il ragazzo del negozio e una sua coetanea.

Disegni molto semplici e dialoghi per la maggior parte stringati; il fumetto si appoggia quasi interamente alle immagini – tutte sui toni dei blu – per raccontare l’estate di Rose.

Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per stendere questa recensione.

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* E la chiamano estate by Jillian and Mariko Tamaki ★★★☆☆½

*Ho letto questo libro in Inglese

[ARC] Roomies by Sara Zarr & Tara Altebrando

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Estate prima del college: a Elizabeth e Lauren viene notificato che saranno compagne di stanza a Berkley, inizierà così uno scambio di mail – quasi giornaliero – in cui le due inizieranno a conoscersi e a condividere problemi e aspettative.

I genitori di Elizabeth sono divorziati e la ragazza vive in New Jersey con la madre, mentre Lauren è di San Francisco e ha una famiglia numerosa.
Per entrambe durante l’estate sarà necessario affrontare il futuro distacco dalla famiglia, le relazioni con gli amici e con i possibili fidanzati.

Il romanzo è gradevole, niente di particolarmente innovativo o avvincente; i temi trattati sono quelli ormai tipici del genere, insomma una lettura di intrattenimento ma niente di più profondo di così.

Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per stendere questa recensione.

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* Roomies by Sara Zarr & Tara Altebrando ★★★☆☆

*Ho letto questo libro in Inglese

Oh, boy! by Marie-Aude Murail

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Oh, Boy! di Marie-Aude Murail è un romanzo grazioso, dal sapore fiabesco che riesce a trattare con semplicità argomenti impegnativi: l’omosessualità e la paura del diverso, la malattia, gli abusi verso le donne.

I tre bambini Morlevent sono stati abbandonati dal padre e hanno perso la mamma, il loro desiderio è di essere accolti da uno dei due fratelli rimasti: la sorellastra non simpaticissima e il surreale Bart.

Il romanzo galleggia tra il surreale (forse un po’ troppo surreale per i miei gusti) e il reale, tutti i personaggi hanno infatti qualcosa che li allontana dal normale (Simèon è geniale, la giudice che ama la cioccolata …), però è questo insieme di stranezze che secondo me fornisce alla storia quest’aria fiabesca e consente sdolcinatezze e lieto fine.

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Oh, boy! by Marie-Aude Murail ★★★☆☆

Fai finta che io non ci sia by Meg Rosoff

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Mila e suo padre, Gil, durante le vacanze Pasquali intraprendereanno un viaggio in America alla ricerca di un amico di vecchia data di Gil, sparito da qualche settimana.

Mila, ragazza pacata ma al contempo osservatrice puntuale del comportamento altrui, cercherà di ricostruire il motivo della scomparsa: perchè Matthew ha lasciato indietro la moglie e il figlio neonato e un cane devoto e ora distrutto dall’abbandono del padrone?

“Picture me gone” è una lettura che ho apprezzato, il romanzo è giocato interamente sull’introspezione di Mila e sulla “lettura” delle persone che la circondano, il punto di vista infatti è sempre quello della protagonista. Un aspetto estremamente positivo è dato dalla famiglia di Mila, sotto alcuni aspetti particolare (Gil è un traduttore e conosce diversi linguaggi e Marieka – la madre di Mila – è una concertista), ma estremamente solida al suo interno, anche distanti – Marieka nel romanzo è una presenza telefonica, rimasta in Europa per lavoro – rappresentano una triade unita che va a contrapporsi con altre famiglie più instabili (quella dell’amica di Mila, quella di Matthew).

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* Fai finta che io non ci sia by Meg Rosoff ★★★☆☆ ½

*Ho letto questo libro in Inglese