Harrowing the Dragon by Patricia A. McKillip

Standard

Harrowing the Dragon è una raccolta di racconti principalmente sul genere fantasy, ma con presenze di retelling e racconti di altri generi.

Della stessa autrice avevo già letto The forgotten beasts of Eld in cui avevo apprezzato sia ambientazione che stile narrativo. Anche questi racconti sono un buon esempio dell’abilità dell’autrice nel descrivere sia ambientazioni (come l’inverno nel primo racconto, The Harrowing of the Dragon of Hoarsbreath) che concetti astratti (la musica di A Matter of Music), e nel creare in generale storie evocative (la malinconica ambientazione di Lady of the Skulls).

Tra i racconti più godibili i tre già citati, i divertenti A Troll and Two Roses e Baba Yaga and the Sorcerer’s Son, eleganti e ironiche fiabe moderne e The Fellowship of the Dragon, più classico ma sempre con un tocco particolare.

In tema di retelling risultano molto ben riusciti The Snow Queen (dall’omonimo racconto) e The Lion and the Lark, bellissimo racconto che riprende la fiaba classica La bella e la bestia. Toad riprende la storia del principe ranocchio (versione dei Grimm) dal punto di vista del principe: bello ma sicuramente meno riuscito dei due precedenti.

Star-Crossed prende il via direttamente da Shakespeare, e segue le indagini per comprendere la morte di Romeo e Giulietta, un compito effettivamente complesso se non si è il lettore onnisciente.

Non tutti i racconti sono allo stesso livello a mio parere, ma è una pecca condivisa da ogni raccolta: Ash, Wood, Fire; The Stranger; Transmutations; The Witches of Junket; Voyage into the Heart non mi hanno lasciato un particolare ricordo.

_______

Harrowing the Dragon is a collection of tales that belong mainly to the fantasy genre, with hint of retellings and a few other themes.

By the same author I read also The forgotten beasts of Eld of which I liked both the setting and the narrative style.  This collection is also an example of Patricia A. McKillip’s skill in describing settings (like the winter in the first tale, The Harrowing of the Dragon of Hoarsbreath) and abstract ideas (the music in A Matter of Music), and in general in creating evocative stories (the melancholic setting of Lady of the Skulls).

Among the best tales there are the three already referenced, then the funny A Troll and Two Roses and Baba Yaga and the Sorcerer’s Son, refined and ironical modern fairy tales, and The Fellowship of the Dragon, that follows some rules of the classic fairy tale but with a hint of modern.

Concerning retellings I liked The Snow Queen and The Lion and the Lark, beautiful tale from the classic tale The beauty and the beast. Toad takes form from The frog prince (Grimm version), and shows the story from the prince point of view, it is overall nice, but the former are better.

Star-Crossed tells the story of the investigation about Romeo and Giulietta murders, quite a puzzle except for the omniscient reader.

The other tales are in my opinion not good as these I talked about, but it’s hard to find a collection and like all the tales. Here Ash, Wood, Fire; The Stranger; Transmutations; The Witches of Junket; Voyage into the Heart did not leave me a particular emotion – memory.

_______

Harrowing the Dragon by Patricia A. McKillip ★★★★☆

Stone Mattress: nine tales by Margaret Atwood

Standard

Stone mattress: nine tales raccoglie nove racconti della ben nota autrice Margaret Atwood (per chi non la conoscesse ancora consiglio Il racconto dell’ancella). Non è una raccolta tematica e ogni racconto è a sè stante, a parte i primi tre che compongono una sorta di trittico (con personaggi comuni ma punti di vista differenti).

Ho letto la raccolta con le mie amiche online (le stesse con cui ho affrontato The Weird: A compendium of strange and dark stories che si è meritato una recensione collettiva) e l’opinione generale è condivisa: i racconti rimangono gradevoli per la grandissima abilità nello scrivere dell’autrice – ci si accorge quando qualcosa è *bello* da leggere – però sono spesso deboli per quanto riguarda la trama.

Ci sono ovvie eccezioni, ho apprezzato molto Lusus Naturae, The Freeze-dried groom, Stone mattress e Torching the Dusties; un po’ meno il trittico iniziale (Alphinland, Revenant, The Dark Lady), The dead hand loves you e I dream of Zenia with the bright red teeth (ma questo è legato al romanzo The robber bride che non ho letto).

L’atmosfera della raccolta, per la maggior parte dei racconti, ha il sapore della malinconia; i personaggi guardano al passato, alla gioventù, a quello che erano e che avrebbero potuto essere se la vita non si fosse messa in mezzo. Come commentava durante la lettura Tintaglia, questo passato mai superato, oppressivo, che segna l’esistenza dei personaggi, è molto triste.

_______

Stone mattress: nine tales collects nine stories written by the well-known writer Margaret Atwood (for the ones who do not know her I suggest The handmaid’s tale). It’s not a thematic collection and each tale stand aside from the others, a part the first three that are a triptych (characters in common but different point of view).

I read the book with my online friends (the same with I faced The Weird: A compendium of strange and dark stories that deserved a collective review) and the general opinion is shared: the tales are nice for the great skill of the writer – we feel when something is *beautiful* to read – but sometimes the plot are weak.

There are exception, of course, I liked a lot Lusus Naturae, The Freeze-dried groom, Stone mattress and Torching the Dusties; less the beginning triptych (Alphinland, Revenant, The Dark Lady), The dead hand loves you and I dream of Zenia with the bright red teeth (but this tale is connected to a novel I have not read, The robber bride).

The book atmosphere, for most of the tales, is melancholic, the characters look at the past, at their youth, at what they were and what they could have become if life had not meddle with them. As my friend Tintaglia commented during the reading, this never overcome past, oppressive, that marks the whole existence of the characters, is so sad.

_______

Stone Mattress: nine tales by Margaret Atwood ★★★☆☆

The Star Rover by Jack London

Standard

Il vagabondo delle stelle è un romanzo di Jack London che associa temi fantascientifici a temi di critica sociale.

Il protagonista, Darrell Standing, professore universitario, è incarcerato a San Quentin; la storia è narrata dal suo punto di vista e i primi capitoli sono dedicati alla spiegazione della sua situazione e del motivo (una serie di coincidenze estremamente sfortunate) per cui si trova nell’ala di massima sicurezza in compagnia di altri due detenuti, Ed Morrell e Jake Openheimer.

La convinzione del direttore del carcere che Darrell sia a conoscenza dell’ubicazione di dinamite nella struttura fa sì che il protagonista subisca numerosi interrogatori che sfociano nella tortura. In particolare lo strumento più utilizzato è la giacca che impedisce i movimenti della persona e in cui il detenuto è costretto anche per giorni consecutivi. Durante una di queste torture Darrell prende coscienza della sua capacità di trascendere il suo corpo e incarnarsi in esistenze passate.

I capitoli alternano dunque avventure passate alla situazione del presente di Darrell, che scrive le sue memorie pochi giorni prima di essere condannato a morte.

Personalmente ho trovato molto coinvolgenti le parti ambientate in prigione, che vogliono essere anche una sorta di denuncia sociale delle condizioni a cui erano sottoposti i detenuti in quel periodo, per quanto riguarda le vite parallele di Darrell ne ho trovate alcune più interessanti di altre.

_______

The star rover is a novel by Jack London that matches science fictional elements to real social issues.

The main character, Darrell Standing, university professor, is incarcerated in San Quentin; the story is told by his point of view and the beginning chapters are about explaining his situation and the reason (a series of unfortunate events) why he is in the maximum security area with two other inmates, Ed Morrell and Jake Openheimer.

The jail director is sure that Darrell knows the location of some dynamite in the structure, so he forces numerous interrogatories – deeply linked to torture methods – on Darrell. The mostly used instrument is the jacket in which it’s impossible to move and that is imposed on the prisoner for a long time. During one of these torture Darrell understands his ability to transcend his body and reincarnate in previous existences.

The chapters are about the stories lived by Darrell – who is writing his memories a few days before his sentence – and his situation in the present time.

I liked the parts set in jail, that are very realistic and a social statement of the life condition of prisoners, instead concerning the other lives of Darrell I found some more interesting than others.

_______

The Star Rover by Jack London ★★★☆☆

La ragazza con la gonna in fiamme by Aimee Bender

Standard

Read this post in English

La ragazza con la gonna in fiamme è una raccolta di racconti di Aimee Bender, pubblicato quanto l’autrice aveva 29 anni – nota che mi pare giusto citare visto che la raccolta non sembra opera di una scrittrice esordiente e così giovane.

I racconti si sviluppano nel genere del realismo magico per via degli elementi e delle situazioni presenti in molti racconti, ad esempio le ragazze con la mano di fuoco e di ghiaccio, l’anello con un rubino dalle particolari proprietà, l’uomo che si sveglia con un foro nella pancia, …

Quello che più accomuna i racconti è l’avere come protagoniste per la maggior parte donne giovani in cerca di qualcosa che colmi la loro insoddisfazione: i racconti sono venati da una sottile malinconia a cui i protagonisti cercano in qualche modo di far fronte, così una ragazza passa la giornata a selezionare gli uomini che vede intorno, un’altra cerca di capire se può ancora essere innamorata del proprio marito tornato dalla guerra, una bibliotecaria provi a dimenticare la perdita del padre concedendosi a vari avventori della biblioteca.

Alcuni racconti restano nella memoria più di altri che invece vengono dimenticati più facilmente, nel complesso però il libro secondo me funziona proprio grazie al tema dell’insoddisfazione che pervade ogni racconto lasciando quindi al lettore un’impressione emotiva della raccolta nel suo complesso più che di ogni singola storia.

_______

* La ragazza con la gonna in fiamme by Aimee Bender ★★★☆☆½

*Ho letto questo libro in Inglese

[ARC] Solaris Rising 3 by Ian Whates

Standard

Read this post in English

Solaris Rising 3 è una raccolta di racconti di fantascienza non legati da un particolare comune denominatore. I racconti spaziano infatti dalla sf militare al weird con ambientazioni diversificate.

Nel complesso solo alcuni racconti mi sono effettivamente piaciuti: Double Blind di Tony Ballantyne per l’atmosfera angosciante, Red Lights, and Rain di Gareth L. Powell per l’azione serrata, They Swim Through Sunset Seas di Laura Lam per storia e narrazione e Endless di Rachel Swirsky per idea e atmosfera.

Gradevoli anche The Goblin Hunter di Chris Beckett,  Popular Images from the First Manned Mission to Enceladus di Alex Dally MacFarlane e Faith Without Teeth di Ian Watson.

I restanti racconti li trovo assolutamente dimenticabili, tra questi Homo Floresiensis di Ken Liu è gradevole ma ritengo il finale troppo debole (peccato, di solito i racconti di questo scrittore sono una certezza).

Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per scrivere questa recensione.

_______

* Solaris Rising 3 by Ian Whates ★★☆☆☆½

*Ho letto questo libro in Inglese

Tu, sanguinosa infanzia by Michele Mari

Standard

In attesa di iniziare a leggere Roderick Duddle, l’ultimo romanzo di Michele Mari, ecco la recensione di una sua raccolta di racconti, Tu, sanguinosa infanzia.

Racconti nostalgici di quell’infanzia sanguinosa: i giardini, i puzzle, le copertine degli Urania del nonno, i giocattoli dimenticati durante la crescita.
Elementi raccontati come sempre con superba maestria da uno scrittore che la lingua italiana la conosce (oh se la conosce bene) e che con vezzi di stile riesce a associare Alpini e fantascienza, ricordi e demoni fino ad eleggere il più notabile tra gli scrittori del mare.
Viene il dubbio che molto possa essere inventato (i puzzle a scacchiera?), ma piace comunque pensare che sia tutto vero e che il piccolo Michele abbia avuto un’infanzia molto ricca ma anche molto strana.

_______

Tu, sanguinosa infanzia by Michele Mari ★★☆½

[ARC] Things Withered by Susie Moloney

Standard

Read this post in English

Il libro raccoglie alcuni racconti di Susie Moloney, tutti accumunati da un filo conduttore tra il nero e l’horror che si esplicita più chiaramente sul finale di ogni storia.

I racconti sono ambientati in situazioni periferiche e di degrado, sia sociale ed economico che emotivo: i protagonisti sono persone insicure delle proprie capacità, scoraggiati dalla vita e senza grandi prospettive per il futuro.

L’atmosfera dei racconti è quindi cupa ed emotivamente pesante (e deprimente), presi nel complesso della raccolta i racconti sembrano inoltre studiati quasi a tavolino, come ci fosse un’ossatura standard da seguire (fatto che si esplicita anche nelle conclusioni, intuibili dopo aver letto i primi racconti).

Nel complesso sono sicuramente ben scritti ma decisamente troppo ripetitivi – non nella trama in sè, ma appunto nella struttura generale – ed è spesso difficile riuscire a provare empatia verso i protagonisti.

Ringrazio l’editore per avermi fornito la copia necessaria per stendere questa recensione.

_______

* Things Withered by Susie Moloney ★★★

*Ho letto questo libro in Inglese

The Melancholy of Mechagirl by Catherynne M. Valente

Standard

Read this post in English

TOC – Table of contents

  • The melancholy of mechagirl
  • Ink, water, milk
  • Fifteen panels depicting the sadness of the baku and the jotai
  • Ghosts of Gunkanjima
  • Thirteen ways of looking at space/time
  • One breath, one stroke
  • Story no. 6
  • Fade to white
  • The emperor of Tsukayama park
  • Killswitch
  • Memoirs of a girl who failed to be born from a peach
  • The girl with two skins
  • Silently and very fast

Il secondo esperimento di lettura collettiva di racconti – dopo “At the mouth of the river of bees” – ha visto protagonista la raccolta di poemi e racconti in stile giapponese di Catherynne M. Valente, “The Melancholy of Mechagirl”.

Continue reading

At the Mouth of the River of Bees: Stories by Kij Johnson

Standard

Read this post in English

La raccolta contiene diversi racconti della scrittrice, passando dal racconto breve alla novella. Su sf-signal è possibile trovare la tavola dei contenuti con i link ai racconti disponibili online.

I racconti coprono i temi più disparati, molti hanno in comune la dimostrazione dell’amore per gli animali (At the Mouth of the River of Bees, 26 Monkeys. Also The Abyss, The horse raiders, Wolf trapping, The Cat Who Walked a Thousand Miles, The Evolution of Trickster Stories Among the Dogs of North Park After the Change), altri la passione per le culture orientali (Fox Magic, Chenting, in the Land of the DeadThe Empress Jingu Fishes, The Cat Who Walked a Thousand Miles).

Sono convinta che sia impossible apprezzare completamente una raccolta di racconti: ci sarà sempre qualcosa che piacerà o interesserà meno, questa raccolta invece rasenta quasi la perfezione, sono tutte storie intense e ricche di elementi particolari,  tra le più belle (ma sono tutte belle che è così difficile scegliere):

  • Fox Magic
  • My Wife Reincarnated as a Solitaire
  • Chenting, in the Land of the Dead
  • The Empress Jingu Fishes
  • The Evolution of Trickster Stories Among the Dogs of North Park After the Change

e Ponies che è il racconto perfetto, leggetelo anche se non vi volete cimentare nella raccolta.

_______

* At the Mouth of the River of Bees: Stories by Kij Johnson – ★★★☆☆

*Ho letto questo libro in Inglese

Novelle fatte a macchina

Standard


Rodari è una baraonda di trovate, idee, assurdità, e tutte di prima scelta. Chiunque abbia provato a scrivere qualcosa (e io l’ho fatto. Sigh!) non può fare a meno di ammirare il suo genio. La formula rimane più o meno quella delle sue deliziose Fiabe al telefono, piccole storie che reinventano la realtà quotidiana in modo fantastico e imprevedibile. La scrittura si presta a più livelli di lettura: si ride, pensa, e spesso entrambe le cose. Cambia leggermente il pubblico di riferimento, più eterogeneo rispetto a quello delle già citate fiabe – in effetti queste novelle furono inizialmente pubblicate nel quotidiano Paese sera. Alcuni racconti sono davvero preziosi: fra tutti segnalo Il postino di Civitavecchia, Vado via coi gatti, Miss Universo dagli occhi color verde-venere e La guerra dei poeti (con molte rime in “or”) .

Gianni Rodari, Novelle fatte a macchina, Einaudi